Paolo..penso anch'io che la "fondazione" abbia voglia di prendersi il merito di certe scoperte.
Penso quindi che il nostro ruolo possa essere quello di "appoggio" tecnico scientifico ( che mi sembra sia mancato sino ad oggi ).
Si è scavato sinora con molta buona volontà ma con poche competenze tecniche e scientifiche.
E' anche questo uno dei motivi perchè la cosiddetta comunità scientifica internazionale ha snobbato ( nei casi migliori ) se non addirittura remato contro a questo tipo di ricerche.
Se invece si da l'impressione ( e non solo ) che vi siano dei ricercatori SERI che conducono le ricerche in maniera professionale ...bè, anche quello che si scoprirà sarà visto sotto un'altra luce.
Certo che i pregiudizi ed i luoghi comuni son difficili da eliminare..se poi a questo si aggiunge anche il proprio prestigio personale o la propria carriera ( come in certi casi dell'archeologia "classica" )...anche gli studi più seri lasceranno il tempo che trova...ma basta fregarsene ed andare per la propria strada.
La qualità alla fine PAGA SEMPRE !!!
Nel caso specifico...ho pensato all'unico modo per determinare la presenza di aria all'interno delle "mega-cozze"
L'unica macchina in grado di farlo e' il mio georadar.
Il problema è solo come farlo passare sopra , considerando che ha delle ruote ed un piano di appoggio che occorre stia il più possibile aderente alla superfice del monolite.
questa è una sua foto
Poichè le ruote sono essenziali per il software interno che determina la progressione della scansione e si perderebbe circa mezzo metro sia all'inizio sia alla fine...stavo pensando che si può provare a creare un piano artificiale sopra il monolite..ed eliminarne l'aria.
Mi spiego meglio.
Occorre prendere delle assi di legno di larghezza circa mezzo metro e creare un PIANO che inizi da circa un metro prima e finisca un metro dopo il monolite.
Tra le assi ed il monolite occorre elininare l'aria e si puo' facilmente fare con della semplice TERRA...che ce ne dovrebbe essere in abbondanza.
In questo modo il georadar scansionando il percorso che gli faremo fare calcola la densità del terreno sino a 3 metri di profondità.
Vedrà lo strato di terrenoo riportato..ma anche l'inizio e la fine del monolite..ed anche quello che sta SOTTO lo stesso.
Se in tutti questi punti vi è una cavità piena d'aria...l'aria riflette interamente le onde e si evidenziano come BIANCO su fondo grigio....quindi evidentissime.
Se le assi son sufficientemente larghi si possonoo fare scanzioni sia trasversali che longitudinali...inserirle in un programma 3d ed avere un bel "cubetto" con la "megacozza" sezionata in tutti i punti.
Tra parentesi questo tipo di analisi , poichè non so soggette ad interpretazioni personali...è materiale per far tacere chi parla senza aver toccato con mano.
L'unico problema del georadar è la sua "interpretazione". Pertanto se si vede che esiste dell'aria dentro..non ti può dire perchè c'è...ma se c'è...la VEDE.
In sintesi occorre fare una specie di scatola in legno come si fa per gettare del cemento, con all'0interno il monolite.
Una volta fissate le tavole basta riempire tutto di terra e creare una specie di pavimento con altre assi di legno.
A questo punto il georadar ha una superficie perfettamente piana e può fare il suo lavoro in maniera ottimale.
Una volta finito, basta smontare le assi e tirar via la terra che il monolite ritorna nelle stesse condizioni originali...e se è il caso, spostare tutta l'attrezzatura attorno ad un'altro monolite.
che te ne sembra ?
ciaoenzo