PIRAMIDI BOSNIACHE

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 17/3/2011, 14:59

Super Sayan

Group:
Antropotuttologo
Posts:
6,071

Status:


Ciao Abacus,
lasciati dire che i tuoi esempi non mi dicono assolutamente niente e niente dimostrano.Ti pregherei di rimanere in tema senza fare esempi da debunker che servono solo a fuorviare l'argomento.
Mi sembra che invece i termini per parlare di piramidi ci siano,eccome.Se poi la comunita scientifica, che si oppone agli scavi è contraria lo è solo perche tutto questo non si salda con la storia che ci vogliono raccontare(piena di buchi e spesso ricostruita solo per seguire un canovaccio gia prefissato).L'accettazione delle piramidi della Bosnia farebbe nascere troppe domande scabrose per la scienza attuale,non per il fatto che in loco vi siano delle piramidi,cosa inizialmente accettata,ma la sua datazione. Chissa perche gli scienziati si sono agitati come serpenti solo nel momento della dichiarazione della probabile eta del complesso.

Per me Osmanagic ha piu che validi motivi per continuare gli scavi.

.

Comunque qui discutiamo dei Tunnel,e ne parliamo ancora con dati non completi.Fai pertanto la cortesia di aspettare la pubblicazione finale ed allora vedremo chi ha ragione o torto.

orso in piedi

P.s se tu ti fidi di tutto cio che ti dice la scienza ufficiale,allora sei messo male,amico mio.
Ragiona con la tua testa e ti troverai meglio.

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."Sir Francis Bacon
"...Non credere a quanto ti viene annunciato come verità dottrinale solo per la forza carismatica di chi lo fa; né devi credere per un fatto di religione, di cultura, di casta, o di razza; né per un'imposizione qualunque, sia pure manifestata in buona fede. Credi solo se quanto ti viene indicato trova corrispondenza nella tua anima e nel sano giudizio che alberga in te. Solo così sarai un uomo libero e capace di promulgare, a tua volta, la Verità agli altri."Gotama Siddartha, il Buddha

questo è scritto sotto ogni mio post
 
Top
ArchimedePitagorico
view post Posted on 17/3/2011, 15:08




Abacus1: In termini generali, penso che dobbiamo cercare di trovare un equilibrio tra la determinazione di tutti i dati verificabili prima di iniziare (il che sarebbe probabilmente impossibile) e lavorando esclusivamente dalle intuizioni (che sarebbe imprudente e inopportuno).

allora Abacus1 dov'è l'equilibrio ? cos'è meglio ? Stare a guardare senza fare niente o imprudentemente lavorare sulle intuizioni ? Imprudentemente perchè da fastidio a te che preferisci non fare nulla. Meno male che non scrivevi nei blog quando un piccolo uomo cercava di inventare la ruota.
Archimede
 
Top
Abacus1
view post Posted on 17/3/2011, 15:12




QUOTE (kingleo @ 17/3/2011, 00:04) 
Hai confermato quello che sospettavo. Gli "esperti" si son fidati solo dei loro "OCCHI".

Questa è la descrizione di Schoch di ciò che ha visto in Bosnia:

QUOTE
Il pomeriggio del mio arrivo in Bosnia, Osmanagic insistito nel portarmi subito al cosiddetto 'Piramide del Sole'. Ho osservato le aree scavate di enormi blocchi di pietra; blocchi che - è stato detto - erano sicuramente non naturali. Chiaramente, Osmanagic ha insistito, sono stati blocchi in calcestruzzo fatto dall'uomo che non può essere spiegato geologicamente, messo in atto con una sofisticata tecnologia antica che è stata persa. Sorprendentemente, ha spiegato, il ‘concreto’ degli blocchi aveva dimostrato di essere più duro e più resistente di qualsiasi calcestruzzi moderni o cementi. Ma apparentemente io e lui stavamo vedendo le cose diverse, forse la visualizzazione di un mondo completamente diverso. Dove vide lui blocchi di cemento e l'intervento umano, ho visto io solo perfettamente naturale arenarie e conglomerati che si erano rotti in blocchi più o meno grandi sia per stress tettonico e gravità crolli. Per una settimana e mezzo questo sembrava essere il tema dominante: Osmanagic e altri che hanno lavorato con e per lui, insistendo sul fatto che questa o quella caratteristica non può mai verificarsi in natura, e quindi deve essere artificiali; contro me, chi trovavo una spiegazione geologica perfettamente ragionevole per ciascuna delle stesse caratteristiche. Schoch - Bosnia

 
Top
view post Posted on 17/3/2011, 16:11

Super Sayan

Group:
Antropotuttologo
Posts:
6,071

Status:


Mio caro Abacus,vedo che ancora non hai capito e continui imperterrito :wallbash.gif: .
Il materiale è naturale,non vi è alcun dubbio,molti dubbi li sollevo sul fatto se è una formazione naturale o eseguita dall'uomo.Che sia naturale me lo devono dimostrare.
Per quanto concerne l'intuizione,mi riferisco all'inizio delle scoperte.Senza quella non vai da nessuna parte.L'intuizione non è un fatto magico ne da denigrare,ma è sintomo di chiara e vivace intelligenza.

citazione di ArchimedePitagorico
"Meno male che non scrivevi nei blog quando un piccolo uomo cercava di inventare la ruota."

Benvenuto tra noi Archimede :D

orso in piedi
 
Top
ArchimedePitagorico
view post Posted on 17/3/2011, 16:27




Grazie del benvenuto, OrsoInPiedi, è un po' che vi leggo, Voi e le vicissitudini dell'ormai amico Paolo.
Grazie a Voi di esserci.
Augh !
Archimede
 
Top
view post Posted on 17/3/2011, 22:01

Super Sayan

Group:
Antropotuttologo
Posts:
6,071

Status:


Augh?Allora sai chi è orso in piedi(quello vero) :)

orso in piedi(quello falso ma che vorrebbe essere come quello vero) ;)
 
Top
ArchimedePitagorico
view post Posted on 17/3/2011, 23:31




Grande personaggio. Che fosse un
Indiano lo avevo intuito, ma sinceramente non lo conoscevo.
Oggi ho fatto una
Ricerca con
Google e ho scoperto la sua saggezza e grandezza.
Io penso che devi essere una buona persona per aver scelto di chiamarti
Orso in Piedi. Ecco, mi sono anche presentato. Ancora Augh !
- Archimede (quello falso ma che vorrebbe essere come quello vero)
 
Top
view post Posted on 18/3/2011, 13:22

Super Sayan

Group:
Antropotuttologo
Posts:
6,071

Status:


Ti ringrazio Archimede,ma non è stata mia la scelta di questo nome.Mi è stato dato da un caro amico di un altro forum,che nutre grande rispetto per la civilta dei nativi americani.Io mi onoro solo di portarlo,ma consapevole della improponibilita del confronto con un cosi grande uomo.
Al contrario di te non ho avuto bisogno di cercare il tuo nik si google :D

orso in piedi/claudio
 
Top
Pablito50
view post Posted on 21/3/2011, 13:42




Ancora una interessante scoperta nei tunnel di Ravne che mette in discussione nuovamente la datazione dei tunnel.

Trovate tutto qui: www.salviamoci2012.eu/forum/news.asp?id=92

C'è un muretto a secco sopra al quale è stata effettuata la colatura di conglomerato.
Ovviamente il muretto, di fattezza e materiali analoghi ai precedenti, non può essere stato infilato sotto alla colatura del conglomerato, ma risale ad un'epoca precedente all'indurimento del conglomerato.
 
Top
view post Posted on 21/3/2011, 14:52

Super Sayan

Group:
Antropotuttologo
Posts:
6,071

Status:


Ecco una gran bella notizia.Grazie Pablito per,ancora una volta, renderci edotti delle ultime eccitanti novita.
Vedo con estremo piacere che le tue teorie,ed ora anche le nostre, stanno rivelandosi sempre piu sostenibili.
Ritengo che un pezzo di storia vada riscritto,con l'aggiunta di un bel capitolo nuovo nuovo.

orso in piedi
 
Top
Pablito50
view post Posted on 3/4/2011, 09:14




Nell'attesa di avere l'esito delle analisi di laboratorio dei campioni riportati in precedenza, continua la ricerca sia sui megaliti che sulla Civiltà di Visoko anche al di fuori delle piramidi.

Ancora qualche piccola risorsa preliminare:

www.salviamoci2012.eu/forum/news.asp?id=93

http://www.sbresearchgroup.eu/index.php?op...mid=124&lang=it
 
Top
view post Posted on 3/4/2011, 14:35

Super Sayan

Group:
Antropotuttologo
Posts:
6,071

Status:


Caro Pablito,da quello che scrivi mi sembra di intuire,se sbaglio correggimi,che possa esistere un "collegamento" tra la cultura presente in Bosnia e l'antica cultura presente anticamente in Sardegna. Stiamo ovviamente parlando del neolitico,e questo permetterebbe di riscrivere la storia del periodo nell'europa meridionale.Cosa clamorosa direi.
Per quanto concerne la Sardegna vorrei postare questa storia:

da www.gentedisardegna.it/topic.asp?TOPIC_ID=14969

Cari amici,
il nostro recente tour archeologico in Sardegna si è concluso nel migliore dei modi, grazie anche ai vostri preziosissimi consigli. In attesa di condividere con voi immagini e filmati panoramici, volevamo informarvi di un piccolo "scoop" archeologico riguardante una tomba ipogea nei dintorni di Bonorva. Qui di seguito il comunicato che abbiamo preparato e che [a parte pochi esempi all'estero] è stata sostanzialmente ignorata dai numerosi quotidiani locali e nazionali che abbiamo contattato:

***
Le meraviglie sigillate di Sardegna

La Sardegna è un'isola italiana nota tra gli archeologi soprattutto per i suoi nuraghes - antiche torri che ricordano in qualche modo i broch scozzesi, ma più numerose ed elaborate. Sull'isola si possono trovare molte altre antiche meraviglie: dalle cosiddette "tombe di giganti" alle "domus de janas" (case delle fate - tombe scavate nella roccia) come ai pozzi sacri preistorici. La Sardegna è quindi una regione veramente incredibile per qualunque appassionato di monumenti antichi. Ma alcuni dei suoi esempi più eccezionali potrebbero rimanere nascosti per secoli dopo essere stati scoperti e scavati [dagli archeologi]. Come vi raccontiamo in questa storia.
All'inizio di aprile abbiamo fatto un giro archeologico in Sardegna e una sera ci siamo trovati a soggiornare nell'agriturismo Sas Abbilas, in una meravigliosa valletta isolata nei pressi di Bonorva (Sassari) e di un sito archeologico importante, Sant'Andrea Priu. Il proprietario, Antonello Porcu, ci ha mostrato delle splendide immagini che ritraggono spirali rosse da 70cm dipinte sulle pareti di una cella laterale di una tomba preistorica che è stata oggetto di scavo un anno e mezzo fa. E ci ha raccontato la storia della cosiddetta "tomba della scacchiera".
I terreni del signor Porcu sono situati a fianco di una zona denominata Tenuta Mariani dove già nel 2002 era stata identificata una necropoli preistorica. Nel 2007 il Comune di Bonorva ottiene un finanziamento per effettuare un censimento dei siti archeologici dell'area e la cooperativa che ha l'appalto si avvale della competenza dell'archeologo Francesco Sartor per la Sovrintendenza archeologica di Nuoro e Sassari. Dopo la prima fase di censimento, l'anno successivo è la volta di una campagna di ricerca e scavo, sempre guidata da Francesco Sartor. Diverse settimane dopo l'inizio dei nuovi lavori, l'archeologo dichiara di non avere trovato ancora nulla, ma il signor Porcu nota che per diversi giorni di seguito gli scavatori scendono dalla collina ricoperti di polvere di roccia. Allora il fratello del signor Porcu si rivolge direttamente in sardo (com’è noto una lingua molto diversa dall'italiano) agli scavatori, chiedendo: "La scrofa ha fatto i maialetti?" Al che loro rispondono (sempre in sardo): "Sì, e dovresti vedere quanti, e che belli!" Questa è la prova che qualcosa di importante era stato trovato sulle colline di Mariani.
Dopo qualche giorno, il signor Porcu e il fratello si recano sul posto e trovano, al di sotto di un telone di protezione sistemato dagli scavatori, un dromos con un prospetto architettonico scavato nella roccia che conduce ad una grande tomba con tre celle laterali. La tomba è decorata con disegni d'ocra rossa brillante, con protomi taurine scolpite nel lato maggiore della camera principale e con un tetto alto circa 1,70m scolpito come se fosse composto da assi in legno, dipinte alternativamente in blu scuro e bianco. Ma l'elmento visuale più eccezionale della tomba è una serie di grandi spirali rosse dipinte in una cella laterale: un totale di sette spirali, molte delle quali interconnesse tra loro. La qualità delle antiche pitture è straordinaria, e su una volta è dipinta anche una figura geometrica rarissima nelle tombe sarde: un motivo a scacchiera bianca e nera - qualcosa probabilmente di unico in un sito apparentemente databile al Neolitico recente e riferibile alla cultura di San Michele di Ozieri (3800 a.C. – 2900 a.C.).
Dopo la sua visita alla tomba, il signor Porcu si reca dal sindaco di Bonorva, informandolo della straordinaria scoperta effettuata sul loro territorio. Il sindaco, stupito, dichiara di non essere stato informato dall'archeologo della scoperta, né di avere ricevuto comunicazioni ufficiali dalla Sovrintendenza.
La fine di questa storia? Dopo circa 4 mesi di scavi la Sovrintendenza decide di sistemare un enorme blocco di pietra di fronte all'unico ingresso della tomba; si fa quindi una colata di cemento e si ricopre l'intera zona con uno spesso strato di terra, sigillando nuovamente il sito, probabilmente per sempre. Ciò viene fatto per "preservare la tomba da eventuali saccheggiatori". E la tomba e il suo prezioso contenuto, così scompaiono. Una sorte condivisa anche da altre tombe dell'area, tra cui quella denominata "Sa Pala Larga" nella quale è stata trovata un'incredibile protome taurina scolpita e una serie di spirali a creare una sorta di "albero della vita".
Il sindaco di Bonorva, Mimmino Deriu, da noi intervistato, ha dichiarato che, nonostante la cronica mancanza di fondi, crede nel grande valore del patrimonio archeologico dell'area e si sta impegnando a valorizzarlo, in particolare con la riapertura del locale Museo archeologico situato in un ex convento e con il recentissimo accordo (del 7 aprile scorso) con l'Ente Forestale per la gestione tecnico-economica di tutela, conservazione e valorizzazione, anche ai fini turistici, proprio della Tenuta Mariani, dove si trova la necropoli sigillata.
Abbiamo anche contattato Luisanna Usai, archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro e responsabile dell'area di Bonorva, per sapere se c'è un progetto di riapertura della tomba e la possibilità di rendere visitabile la necropoli. L'archeologa ha esposto molto chiaramente il proprio punto di vista sulla questione: "Non voglio che si parli di questa cosa, non mi interessa che si sappia. Noi della Soprintendenza siamo chiamati soprattutto alla tutela dei siti: le pitture sono labili e quindi la tomba rimane chiusa". E ha concluso affermando che "Il canale per far conoscere questo tipo di scoperte lo scegliamo noi della Soprintendenza".
Ora, fermo restando che siamo pienamente d'accordo sull'assoluta necessità di preservare la tomba dalle mani di saccheggiatori e tombaroli, la sua chiusura ci sembra abbia un senso solo in una prospettiva a breve termine. Anche perché testimonianze locali affermano come altre tombe sigillate nella zona - tra cui la già citata Sa Pala Larga - stiano soffrendo di pesanti infiltrazioni d'acqua che ne compromettono le pitture: il rimedio sembra quindi avere un effetto opposto a quanto auspicato.
Confermando il nostro rispetto per la Soprintendenza e i suoi archeologi, a partire da Luisanna Usai, che sappiamo essere un'ottima e capace professionista, non siamo tuttavia d'accordo né con i metodi applicati né con questo atteggiamento di chiusura: se si chiamano 'beni culturali' è evidente che siano un patrimonio nazionale, di tutti. La tutela è una cosa, l'occultamento a tempo indefinito - per quanto motivato da princìpi di preservazione - e' un'altra.
George Nash, archeologo del Dipartimento di Archeologia ed Antropologia dell’Università di Bristol ed esperto mondiale di arte preistorica, da noi contattato ha commentato: "Lo straordinario stato di conservazione di questo esempio di arte preistorica è paragonabile per importanza alle immagini dipinte all’interno della camera dell’Oracolo dell’ipogeo di Hal-Saflieni a Malta. Questa scoperta è di importanza internazionale e dovrebbe essere condivisa tra i ricercatori di arte preistorica. L’aver sigillato il monumento rappresenta un crimine contro la comprensione delle vere origini del Neolitico dell’Europa meridionale".
Ci chiediamo quanti monumenti eccezionali siano stati trovati, scavati e sigillati nuovamente negli anni da parte degli archeologi in Sardegna, senza che nessuno - tranne pochi addetti ai lavori - ne venisse a conoscenza . Per diffondere la consapevolezza dell'esistenza di questo posto veramente speciale, ci auguriamo che lettere e messaggi inviati direttamente al sovrintendente archeologico di Sassari e Nuoro (Dott. Bruno Massabò - Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro, Piazza Sant'Agostino, 2 - 07100 Sassari, Italia; tel. +39 079 2067402, e-mail [email protected]) possano convincere la Soprintendenza ad adoperarsi per l'apertura al pubblico della necropoli dell'area Mariani, in modo da condividere la sua straordinaria bellezza con il resto del mondo. Nel frattempo, vogliamo condividere con voi la meraviglia di questo sito, pubblicando le immagini della tomba riprese dal signor Porcu, reperibili all'indirizzo www.stonepages.com/scacchiera

Paola Arosio e Diego Meozzi
Stone Pages

A questo punto mi chiedo se realmente si ha voglia di andare sino in fondo alla storia o se è piu facile studiare solo quello che è conforme con la storia scritta sino ad oggi.A che scopo chiudere dei siti a tempo indeterminato e senza alcuna divulgazione,laddove esiste il pericolo di infiltrazioni e conseguente danno irreparabile ai siti di cosi grande valore?
E' chiaro che la sopraintendenza in questione,e tutte le altre che si comportano nella stessa maniera, dovrebbe dare spiegazioni ,visto che questi siti appartengono alla cultura mondiale,a tutte le genti del mondo e non a qualche spocchioso burocrate dalla visione miope.
Mi chiedo quante cose ci tengono nascoste nei meandri dei vari musei mondiali solo perche non si accrdano con la visione classica della storia.
Non turbiamo le acque dello stagno.

orso in piedi
 
Top
kingleo
view post Posted on 3/4/2011, 17:30




E' sempre la solita storia. La burocrazia delle PESSIME leggi italiane conducono a questa situazione. C'è invalsa da parte delle sopraintendenza il "modus operandi" di ...se è li' da 2000 anni può stare ancora lì per altri 2000.
Che poi l'uomo ha oggi mezzi di DISTRUZIONE del territorio di "massa" ( acquedotti, urbanizzazione, autostrade,ferrovie,trattori,ecc )...una volta impensabili...bè basta far finta di non saperlo.
Oggi dovrebbe esserci una corsa alla scoperta e messa in "sicurezza" dell'enorme mole di materiale archeologico che c'è in Italia.
Purtroppo così non è.
Ogni scoperta è accettata con SOFFERENZA in quanto richiede opera di restauro e musealizzazione ...meglio far finta che non esiste nulla ( come ben evidenziato dalle dichiarazioni sopracitate ) ...meno se ne parla meglio è.
Interesse della comunità MONDIALE ?....universale ?
Ma qua siamo ancora alle esigenze pensionistiche della funzionaria della "porta accanto" !!!
 
Top
view post Posted on 3/4/2011, 20:03

Super Sayan

Group:
Antropotuttologo
Posts:
6,071

Status:


Amico mio,hai perfettamente ragione,e ci sarebbe da ridere se le cose sostanzialmente riguardassero periodi storici ben conosciuti e rappresentati.Periodi di cui oramai si sa quasi tutto.
Qui al contrario siamo davanti a reperti di enorme valore in quanto praticamente nulla si sa dell'antica civilta
che popolo la Sardegna.Non solo, ma da profano quale sono mi sembra di capire che civilta ben piu avanzate di quanto si pensasse esistessero in un periodo ed in zone inaspettate.
Forse perche darebbero ragione a teorie sino ad oggi dichiarate"blasfeme"?
Ovviamente sensazioni di un sognatore,come ben sai :)

orso in piedi

P.s visto che sono un sognatore....cosa ci vedete qui?

www.stonepages.com/scacchiera/foto_8_big.jpg

:D
 
Top
view post Posted on 3/4/2011, 21:33

Super Sayan

Group:
Antropotuttologo
Posts:
6,071

Status:


E' una notizia oramai datata ma credo che possa fare al nostro caso

Gli Egiziani inventarono il Cemento 2.000 anni prima dei Romani ? Una nuova incredibile teoria scientifica sulla costruzione delle Piramidi.

Una teoria come questa è destinata a mettere a rumore l'intera comunità scientifica archeologica internazionale.

Se infatti si dimostrasse che gli Egiziani conoscevano il cemento e che lo usarono 2.000 anni prima dei Romani, sarebbe un vero e proprio shock che costringerebbe a riscrivere la storia dell'architettura daccapo.

Ma leggiamo per intero l'articolo scritto da Marco Bardazzi, per l'Ansa:

Una piccola piramide e' sorta a migliaia di chilometri dal Nilo, negli asettici laboratori del Mit di Boston, e fara' irritare egiziani ed egittologi di mezzo mondo. Un team di ricercatori americani l'ha costruita per provare una teoria scomoda: quella secondo la quale il cemento fu usato in Egitto duemila anni prima dei romani ed e' il segreto delle gigantesche tombe dei faraoni.

Gli scienziati dei materiali del Massachusetts Institute of Technology sono convinti che la teoria tradizionale sulla costruzione delle piramidi, quella che racconta di giganteschi blocchi di pietra trascinati da migliaia di schiavi, sia solo parte della storia. Una percentuale consistente dei blocchi, pari al 10 o 20%, potrebbe in realta' essere stata realizzata con colate di un cemento ricavato da materiali locali, impastato fino a ottenere un primitivo calcestruzzo. Il tutto secoli prima che i romani dimostrassero le doti del cemento innalzando edifici come il Pantheon.

La teoria era circolata gia' negli anni Ottanta e aveva sollevato reazioni furiose da parte di archeologi ed esperti di ingegneria antica, in larga parte convinti che le piramidi di Giza siano interamente realizzate con blocchi provenienti da cave di pietra. Gli scienziati del Mit sembrano destinati ad andare incontro allo stesso trattamento, a giudicare dalla prima reazione che il quotidiano Boston Globe ha raccolto da un portavoce di Zahi Hawass, il capo del Consiglio superiore delle antichita' al Cairo e il custode dei tesori dell'antico Egitto:

"E' un'idea estremamente stupida - ha detto il portavoce -, le piramidi sono fatte di blocchi di calcare di cava e indicare che possa trattarsi di qualcos'altro e' un' idiozia e un insulto".

Parole che non sembrano scoraggiare gli ingegneri americani, che a Cambridge, nella sede del Mit, hanno gia' costruito una minipiramide di 280 blocchi (un modellino, rispetto ai 2,3 milioni di blocchi della Grande Piramide di Giza), usando un particolare calcestruzzo. "E' possibile - ha detto Linn Hobbs, professore di scienza dei materiali al Mit, che guida il progetto - che gli egiziani abbiano usato meno sudore e piu' intelligenza. E' possibile che ci abbiano lasciato in eredita' non solo monumenti e mummie misteriosi, ma che abbiano inventato il cemento 2000 anni prima che i romani cominciassero a usarlo per i loro edifici".

Gli studiosi del Mit lavorano alla ricerca insieme a un team di Filadelfia e all'ingegnere chimico francese Joseph Davidovits che per primo vent'anni fa lancio' l'idea. Il calcestruzzo prodotto nei laboratori del Mit e' fatto con materiali che si ritiene fossero disponibili lungo il Nilo. In particolare, i blocchi sono stati realizzati con colate di un mix fatto di calcare frantumato, tenuto insieme da un collante a base di argilla, silice e di soda, un sale naturale presente nel deserto che gli egiziani usavano per i processi di mummificazione.

Analisi di frammenti delle piramidi fatte con raggi X, microscopio e soluzioni chimiche indicano, secondo gli studiosi americani, che ci sono indizi a favore della tesi che alcuni blocchi siano il prodotto di colate, non di attivita' di cava.

Ma il team avra' vita dura a convincere un ambiente accademico dove intere carriere sono state costruite sul presupposto che le piramidi siano composte da blocchi di pietra. Michael Barsoum, un ingegnere della Drexel University di Filadelfia che partecipa allo studio, fu assalito verbalmente da ogni parte del mondo quando, nel 2006, sostenne che parti dei blocchi di una piramide di Giza sono microstrutturalmente diversi da blocchi di calcare e potrebbero essere il prodotto di colate. "Mi trattarono come se avessi sostenuto che le piramidi sono state tagliate con il laser", ha ricordato Barsoum.

Nella stessa Boston, lo scetticismo per la ricerca del Mit si e' gia' fatto sentire. "I blocchi provenivano da cave e furono trascinati sul posto, non ci sono indizi per sostenere il contrario", ha sentenziato Kathryn Bard, egittologa della Boston University.

da http://mysterium.blogosfere.it/2008/04/ric...idi-egizie.html


Se questo risponde al vero allora anche la nostra "cozza"puo essere considerata artificiale(aspettando le analisi),e da quello che si vede,fatta ben prima della costruzione delle piramidi(sempre che sia giusta la datazione delle piramidi).

orso in piedi
 
Top
264 replies since 17/12/2010, 17:54   9871 views
  Share